Questa settimana ricetta facile facile andate in friggitoria e chiedete 3 etti di pescin (qui in veneto le chiamano Acquadelle-Acquadele) tornate a casa e mangiateli…
No scusate non proprio così facile ma quasi, la difficoltà maggiore sta nello svegliarsi presto e andare al banco del pesce del mercato perché questi pesciolini di solito vanno a ruba già nelle prime due ore di vendita…
Si chiamano acquadelle, acquarelle, pescin, latterini ecc. ecc. Qui in Veneto “acquadele”, con una sola L. In
ogni posto d’Italia prendono un nome tipico sono pesciolini molto piccoli in genere al mercato non hanno neanche un prezzo eccessivo dai 2/4 euro.
Dopo averne acquistati circa 400 g abbondanti per 2/3 persone, provvedete ad un risciaquo degli stessi in acqua corrente, lasciateli asciugare il giusto e proseguite con l’infarinatura, a parte avrete già messo a riscaldare l’olio nella friggitrice riguardo a questo ultimo essendo un produttore prediligo sempre quello che io stesso produco Oliva di oliva Itrana, tuttavia cerco di accontentare anche Robyberta che predilige quello di arachidi.
Appena lo stesso giunge a temperatura versate i pesciolini infarinati e attendete che i pescin raggiungano il loro colore tipico dorato sintomo di perfetta cottura cmq non oltre i 10/15 minuti.
A cottura terminata riponete il tutto nel cosiddetto cuoppo, ovvero la carta che viene utilizzata per l’incarto del pane dalle mie parti, e aggiustate di sale ponete il cuoppo direttamente a tavola e mangiateli tipo pop corn.
Mangiate con le mani, ovviamente pulite.
Francesco
Sono legata in modo particolare a questo piatto, a livello affettivo.
Era tra i piatti preferiti che lo Zio, che ho perso improvvisamente a Gennaio, veniva a mangiare a casa nostra.
Ogni volta che lo cuciniamo lo dedichiamo a Lui, come dedico a Lui questa ricetta.
Ciao Zio, spero che ti stia abbuffando di cose buone dove sei ora, senza pensare a colesterolo e chili di troppo!
Ti voglio bene e ci manchi tanto!
Roby